venerdì 20 gennaio 2012

Protesi mammarie cancerogene, allarme anche in Italia: il ministero rimborserà alcuni reimpianti


Protesi mammarie cancerogene, allarme anche in Italia: il ministero rimborserà alcuni reimpianti


L’allarme ormai è generale anche in Italia. Le protesi Pip (Poly implants prothesis ) prodotte in Francia destano preoccupazioni per la possibilità di tumore. Le protesi potenzialmente cancerogene sono state ritirate dalla circolazione nel 2010 ma sono migliaia le donne che potrebbero averle utilizzate. Tanto che il ministero della salute, su parere del Consiglio superiore di sanità, ha deciso di intervenire. “Non esistono prove di maggior rischio di cancerogenicità – ha detto il ministro Renato Balduzzi - ma sono state evidenziate maggiori probabilità di rottura e reazioni infiammatorie”. Le donne interessate comunque sono state invitate a discutere la situazione con il chirurgo che le ha operate. Alle cliniche viene invece chiesto di collaborare contattando le pazienti sottoposte a intervento con quel silicone.
Il ministro Balduzzi ha annunciato inoltre che gli eventuali reimpianti verranno rimborsati dal servizio pubblico, purché ci siano indicazioni specifiche. Saranno valutati solo i casi di mastoplastica legati a problemi di salute, dunque ricostruzioni per carcinoma alla mammella. Intanto il ministro della Sanità francese, Xavier Bertrand, ha raccomandato "a titolo preventivo e senza carattere d'urgenza", che sia proposto l'espianto delle protesi mammarie alle donne che le portano, anche in assenza di segni di deterioramento.
Sono circa 30mila le donne francesi che si sono fatte impiantare protesi mammarie di marca Pip (Poly Implants Prosthesis), alcune delle quali sono fabbricate con un gel al silicone non conforme alle norme sanitarie, con un'alta probabilità di rottura dell'involucro e con un alto rischio di infiammazione dei tessuti e di sviluppare un tumore. Il parere scientifico consegnato ieri sera al governo francese evidenzia che non c'è "rischio aumentato di cancro" nelle donne con protesi mammarie di marca Pip. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Parigi in un comunicato.
23 dicembre 2011

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