giovedì 15 dicembre 2011

complicazioni mastoplastica additiva

La Mala Pratica in Chirurgia Plastica ed Estetica

Il dr. A. Capretti mette in risalto alcuni aspetti di medicina legale in chirurgia plastica estetica.
Molte donne si rivolgono al chirurgo plastico-estetico. Occasionalmente è possibile avere complicazioni post-operatorie che possono essere curate e portano a guarigione completa. Altre volte ci si trova ad affrontare situazione “ particolari “ dove non sempre l’operato del medico e/o della struttura sanitaria dove la paziente ha subito l’intervento è corretto: questi si chiamano eventi avversi.
In questo articolo vengono analizzati per singolo intervento di chirurgia estetica gli eventi avversi e forniti alcuni consigli di come comportarsi in caso di mala-pratica sanitaria
.”
Il numero degli interventi di chirurgici plastica ed estetica è aumentato negli ultimi anni.
Recenti informazioni della ASAPS (Società Americana di Chirurgia Plastica ed Estetica)
forniscono dati a dir poco sorprendenti. Quasi 12 milioni di terapie mediche e chirurgiche a finalità estetica vengono effettuate ogni anno negli Stati Uniti.
I dati in Europa e in Italia non sono ufficiali, ma un elevato numero di pazienti si sottopone ogni anno a terapie mediche e chirurgiche per migliorare l’aspetto corporeo.
Purtroppo non tutti gli interventi di chirurgia plastica ed estetica ottengono risultati accettabili; errori sanitari possono accadere, tuttavia non sempre i diritti del paziente vengono tutelati.
Errori di negligenza da parte delle strutture sanitarie e dei medici possono comportare gravi ripercussioni sulla vita del paziente.
Analizzeremo in questo articolo alcune situazioni cliniche di mala pratica sanitaria in chirurgia estetica-plastica.
Che cosa è la Chirurgia estetica?
La Chirurgia estetica ha lo scopo di migliorare l’aspetto fisico mediante terapie e procedure chirurgiche. La patologia che più comunemente viene curata è l’invecchiamento corporeo, tuttavia difetti estetici congeniti (es. deformità della piramide nasale: naso aquilino) e/o durante lo sviluppo (es. aumento del volume mammario: ipertrofia mammaria, il rilassamento della parete addominale dopo un parto) possono comportare un intervento chirurgico.
Che cosa è la Chirurgia Plastica?
La chirurgia plastica ha lo scopo di curare patologie malformative, traumatiche ed oncologiche.
Attraverso la ricostruzione dell’integrità corporea estetica e funzionale. Va ricordato che questa disciplina copre tutta la patologia corporea dalla mano, al viso oltre alla patologia mammeria, etc.
Questa disciplina si occupa dei trapianti dei tessuti, in particolari i trapianti cutanei e non solo,
oltre ad applicare metodiche moderne di trapianto di cellule staminali e cheratinociti nei pazienti grandi ustionati.
Va comunque segnalato che spesso i due settori chirurgici utilizzano metodiche chirurgiche similari e la ricostruzione corporea ha sempre una finalità estetica.
La mala pratica in chirurgia plastica ed estetica può determinare problemi di salute di lunga durata come risultati inaccettabili oppure può determinare gravi ripercussione psicologiche.
Alcune complicazioni possono essere conseguenza di errori tecnici o di una progettazione erronea dell’intervento.
La mala pratica della chirurgia plastica si verifica nei casi nei quali il chirurgo plastico ha svolto una prestazione sanitaria in modo negligente oppure quando il risultato dell´intervento non è stato all´altezza delle aspettative pre-operatorie in assenza di complicazioni.
Con il termine di Negligenza in Chirurgia Plastica si esprime il concetto che il chirurgo plastico non ha risposto alla tue domande o non ha voluto sentire le opinioni del paziente sulle modifiche corporee che avrebbe voluto avere e dove si sono verificate modifiche corporee non concordate.
La Negligenza in Chirurgia Plastica può verificarsi quando il chirurgo plastico non ha utilizzato appropriate metodiche, procedure, strumentazioni tecniche operatorie, oppure quando effettua medicazione non adeguate a prevenire infezioni locali.
La chirurgia plastica ed estetica includono diversi tipologie di interventi: rimodellamenti mammario (mastoplastiche , riduttive , mastopexi), rinoplasticaliposuzioni e terapie chirurgiche con L.A.S.E.R.( skin resurfacing ). Il paziente sottoposto a terapie di chirurgia plastica senza aver riscontrato un miglioramento del corpo, molto probabilmente è stato coinvolto in una mala pratica sanitaria .
Alcuni esempi di mala pratica sanitaria in chirurgia plastica 
• L´intervento chirurgico di riduzione o di aumento del volume del tuo seno non è stato adeguato alla richiesta pre-operatoria del paziente al chirurgo di correzione del volume.
• L´intervento chirurgico ha determinato una asimmetria del volume e della forma del seno.
• Non visibile il risultato che il medico dice di avere ottenuto.
• Il paziente deve effettuare più di un intervento chirurgico, nonostante il chirurgo avesse garantito che doveva eseguire solo un intervento chirurgico per correggere il difetto.
• Nella sede dell´intervento si sono sviluppate gravi infiammazioni e infezioni croniche.
• E’ stata corretta una parte erronea del corpo.
• Il paziente è stato operato da un altro chirurgo a sua insaputa
Quali possono essere i risultati della Mala Pratica Sanitaria in Chirurgia Plastica ed Estetica?
Complicazioni della mastoplastica additiva (impianto di protesi):
• Gravi Asimmetrie
• Volumi diversi da quelli preventivati
• Cicatrici di inappropriata lunghezza
• Lesioni nervose con perdita della sensibilità
• Distorsioni del parenchima mammario
• Gravi infezioni
• Pneumotorace
• Gravi emorragie
Complicazioni della mastoplastica riduttiva (riduzione del volume mammario) e mastopexi (sospensione della mammella):
• Gravi Asimmetrie
• Perdita completa del complesso areola capezzolo
• Lunghezza inappropriata delle cicatrici
• Lesioni nervose con perdita della sensibilità
• Distorsioni del parenchima mammario
• Gravi infezioni
• Pneumotorace
• Gravi emorragie
Complicazioni della ricostruzione mammaria con protesi :
• Gravi Asimmetrie
• Lunghezza inappropriata delle cicatrici
• Gravi Lesioni nervose con perdita della sensibilità
• Distorsioni del parenchima mammario
• Gravi infezioni
• Pneumotorace
• Gravi emorragie
Complicazioni della ricostruzione mammaria con tessuti autologhi:
• Gravi Asimmetrie
• Lunghezza inappropriata delle Cicatrici
• Gravi Lesioni nervose con perdita della sensibilità e della motilità
• Distorsioni del parenchima mammario
• Gravi infezioni e/o necrosi dei lembi
• Laparoceli e/o cedimento della parete addominale
• Gravi emorragie
Complicazioni della addominoplastica:
• Lunghezza delle Cicatrici inappropriate
• Gravi Lesioni nervose con perdita della sensibilità e della motilità
• Gravi infezioni non diagnosticate e/o necrosi dei lembi
• Laparoceli e/o cedimento della parete addominale
• Gravi emorragie
Complicazioni della liposuzione:
• Gravi avallamenti
• Perforazioni della parete addominale
• Necrosi tessutale
• Lesioni nervose con perdita della sensibilità
• Gravi infezioni
• Gravi emorragie
• Decesso
Complicazioni del lifting del viso:
• Lunghezza inappropriata delle Cicatrici
• Gravi Lesioni nervose con perdita della motilità della regione orbitaria
• Gravi emorragie
• Danni permanenti della congiuntiva
• Ectropion
• Asimmetrie del viso
Complicazioni della blefaroplastica:
• Lunghezza inappropriata delle Cicatrici
• Gravi Lesioni nervose con perdita della sensibilità e della motilità palpebrale
• Gravi emorragie
• Danni permanenti della congiuntiva
• Cecità
• Ectropion
• Entropion
Complicazioni della rinoplastica/ rino-settoplastica:
• Deficit respiratori
• Asimmetria della piramide nasale
• Deformità ossee post-chirurgiche
• Collasso della punta
• Cicatrici visibili
• Danni cerebrali
• Emorragie
Complicazioni della otoplastica:
• Cicatrici patologiche
• Emorragie con necrosi tissutale
• Deformità del padiglione auricolare
I risultati della mala pratica in Chirurgia Plastica ed Estetica possono determinare gravi e lunghe malattie e risultati indesiderabili, oltre a danni patrimoniali (economici) consistenti e psicologici di non facile risoluzione.
Ecco alcuni consigli per evitare di essere coinvolti in situazioni di mala pratica sanitaria
• Se si vuole ottenere miglioramenti del corpo è consigliabile affidarsi a uno specialista in Chirurgia Plastica con buona esperienza.
• Informarsi sempre della qualità struttura sanitaria dove verrà effettuato l´intervento.
• Non fidarsi di medici che promettono “miracoli”.
• Informarsi dei rischi e delle possibili complicazioni che comporta l´intervento chirurgico che si vuole effettuare.
• Informarsi del tipo di anestesia che si dovrà sostenere, effettuare una vista con l´anestesista almeno qualche giorno prima dell´intervento.
• Effettuare gli accertamenti pre-operatori consapevole che alcune patologie sistemiche (diabete, malattie autoimmunitarie, immunodeficienza acquisita, piastrinopenie, grave ipertensione) aumentano non solo il rischio operatorio ma possono compromettere il risultato prospettato.
• Non fidarsi di recuperi post-operatori rapidi; la tecnologia e´migliorata , ma il tempo di guarigione delle ferite rimane sempre lo stesso da secoli.
Se si pensa di essere stati coinvolti in un evento avverso, per prima istanza è necessario effettuare un consulto da uno specialista in chirurgia plastica (meglio se CTU del Tribunale) e capire che cosa è successo.
Se il collega ritiene dopo una serie di approfondimenti clinici e strumentali che siete state coinvolte in evento di mala–pratica sanitaria chiedete una relazione medico-legale allo stesso e rivolgetevi a un medico legale.
A questo punto potete, tramite il vostro legale di fiducia, iniziare la richiesta di un risarcimento sia in via extra-giudiziale, in caso di rifiuto da parte del chirurgo, sia tramite il legale stesso, potete chiedere un risarcimento utilizzando la via giudiziale assai più lunga.
Può essere chiesto al Giudice Istruttore (G.I.) un accertamento tecnico preventivo ex art. 696 cpc dove è possibile effettuare una fotografia della situazione clinica tramite il Tribunale: è relativamente veloce e permette al paziente dopo questo iter di effettuare, se necessario, interventi correttivi e di avere informazioni tecniche di eventuale mala-pratica sanitaria del vostro caso.
Oppure può essere indirizzato al Giudice Istruttore del Tribunale una richiesta di risarcimento del danno biologico, morale e patrimoniale, sempre tramite un legale. Il Giudice istruttore nominerà dei consulenti Tecnici di ufficio che dopo una serie di visite e in alcuni casi se necessario di accertamenti clinici diagnostici scriveranno una relazione tecnica al G.I., il quale si pronuncerà sulle Vs. richieste; è una pratica legale piuttosto lunga che può durare alcuni anni, ma vi permette di avere la certezza di un eventuale risarcimento alla presunta mala-pratica sanitaria.

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