Muore dopo intervento di chirurgia plastica, ora moglie e figli di Donato Sinisi rischiano il pignoramento
Aspetta il risarcimento per il marito
Ma i creditori le pignorano la casa
Ma i creditori le pignorano la casa

E’ senza fine il dramma che sta vivendo la famiglia di Donato Sinisi, l’imprenditore edile morto il 20 luglio del 2009 dopo un intervento chirurgico. Ora la moglie Valeria e i due figli minori si sono visti pignorare l’abitazione dove vivono. Il 12 gennaio, la loro casa sarà venduta all’asta.
E’ stata una azienda di Montecatini, creditrice dell’imprenditore scomparso, a chiedere il pignoramento. Una situazione assurda quella che si è venuta a creare. La moglie e figli di Sinisi rimarranno senza casa.
Tutto è iniziato con la tragica scomparsa dell’imprenditore, che era amministratore di una impresa edile e titolare della gestione di un distributore. Una morte per la quale è stato rinviato a giudizio l’anestesista Bruno Barili.
Tutto è iniziato con la tragica scomparsa dell’imprenditore, che era amministratore di una impresa edile e titolare della gestione di un distributore. Una morte per la quale è stato rinviato a giudizio l’anestesista Bruno Barili.
«Noi abbiamo sempre tenuto un comportamento di rispetto verso tutti ed abbiamo estrema fiducia nel lavoro dei magistrati e dei giudici – afferma il legale della famiglia Sinisi, Donato Maniscalco – non così hanno fatto altri. Ma purtroppo ora si è venuta a creare una situazione paradossale. La famiglia dell’imprenditore ha spiegato ai creditori che è sua intenzione onorare e rispettare i pagamenti dovuti, ma ha chiesto di poterlo fare quando potrà avere il dovuto risarcimento. Ora non è in grado di assolvere l’impegno. In questo caso c’è chi ha avuto rispetto per questa tragedia e chi invece non ha guardato a niente e nessuno ed è andato avanti con la richiesta del credito».
Una serie di circostanze ha dato corso a questa situazione. Gli assegni protestati dalla banca dopo la morte dell’imprenditore. L’assicurazione dell’ospedale che doveva indennizzare la famiglia Sinisi — la Faro — che è stata messa in liquidazione.
Così oltre al dolore della perdita del congiunto, la moglie ed i figli di Sinisi perderanno anche la casa, mentre i tempi della giustizia si allungano. La prossima udienza del procedimento contro il medico anestesista accusato di omicidio colposo è stata fissata per il 2 febbraio del prossimo anno. La casa sarà messa all’asta prima ed un eventuale risarcimento arriverebbe troppo tardi.
Così oltre al dolore della perdita del congiunto, la moglie ed i figli di Sinisi perderanno anche la casa, mentre i tempi della giustizia si allungano. La prossima udienza del procedimento contro il medico anestesista accusato di omicidio colposo è stata fissata per il 2 febbraio del prossimo anno. La casa sarà messa all’asta prima ed un eventuale risarcimento arriverebbe troppo tardi.
Donato Sinisi, 39enne all’epoca dei fatti, si era sottoposto ad un intervento di liposuzione per ridurre il suo stato di obesità (pesava infatti 160 chili). L’intervento era riuscito ma vi erano state delle complicazioni post intervento che avevano condotto al decesso dell’imprenditore. Una vicenda che sarà comunque chiarita in sede processuale.
Dopo la morte dell’uomo iniziarono i problemi finanziari per la famiglia, costretta a far fronte agli impegni finanziari del loro congiunto che pare avesse ottenuto anche dei prestiti a tassi molto alti prima di morire.
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