giovedì 15 dicembre 2011

Mastoplastica additiva: vorrei rifarmi il seno, ma se poi non mi piace?

E’ una tendenza che continua ormai da anni… la voglia di averelo stesso seno delle protagoniste del momento, come Belen Rodriguez, Veronica Ciardi, Melissa Satta o di altre vip rifatte, non conosce età, così, la mastoplastica additivadiventa il regalo per i diciottesimo compleanno o la necessità di ritrovare lo stesso aspetto  dell’età passata.

Qualcuna ogni tanto si frena e ci ripensa, spaventata dal’idea che la chirurgia plastica a cui dovrebbe sottoporsi potrebbe deluderla, ma nel caso in cui il risultato sperato non si avveri, cosa accade? Leggete il curioso e recentissimo episodio che ha visto protagonista una donna di 38 anni di Milano, privata, per un processo naturale di vita, del suo bel seno.

La signora, giunta alla prima visita con il chirurgo, ha portato con sé la foto che mostrava il suo seno dei 25 anni, florido e sodo, chiedendo di riaverlo, ed in risposta ha ricevuto la garanzia del risultato perfetto, salvo poi doversi ricredere ad operazione compiuta e convalescenza terminata.

Il risultato, in realtà, è stato quello di portare il chirurgo in tribunale, poiché, a distanza di tre mesi dall’intervento, la donna avrebbe “constatato un abbassamento del seno”, a cui ha fatto seguito una “sostituzione di protesi mammaria”, effettuata, però, da un altro dottore.

Dunque,” la vittima” ha chiesto e ottenuto un risarcimento, pari a 11.000 euro, come indennizzo per la “plastica” e i relativi danni di salute, ovvero per uno stato d’ansia.

Nella sentenza si legge chiaramente che l’operazione eseguita dal chirurgo è stata eseguita in maniera perfetta, ma il problema è che: “nell’ambito della chirurgia estetica è altresì possibile che il sanitario assuma nei confronti del paziente una obbligazione di risultato”, e, considerando che il risultato ottenuto non ha soddisfatto la paziente, il medico in questione “avrebbe dovuto effettuare un altro tipo di operazione e non quella che, sia pure correttamente e senza margini di colpa, è stata dallo stesso consigliata ed eseguita”.

Ecco cosa può accadere se si sceglie la strada della chirurgia plastica, sia il paziente che il dottore possono finire davanti ad un magistrato!

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